PROSTATITE

Prostatite significa infiammazione della prostate. E' una condizione molto frequente nel 10-12% degli uomini tra i 20 ed i 50 anni. Spesso è difficile da diagnosticare per l'eterogeneità dei sintomi e perché molti di questi, come il dolore, il bruciore minzionale o l'incompleto svuotamento vescicale, possono accomunarsi anche ad altre condizioni. Altri sintomi includono aumento della frequenza minzionale, urgenza minzionale, dolore pelvico, bruciore alla punta del pene, dolore nell'area scrotale o rettale e dolore con l'eiaculazione.

Il termine Prostatite è usato per descrivere 4 differenti condizioni:

  • La Prostatite Batterica Acuta è la forma meno comune. Fortunatamente però è la più facile da diagnosticare e da trattare con efficacia. Si manifesta con grave malessere, febbre, dolore pelvico, urgenza minzionale, bruciore minzionale. I batteri ed i leucociti sono presenti nelle urine e nel fluido prostatico. Il trattamento consiste nell'uso degli antibiotici.
  • La Prostatite Batterica Cronica è anche relativamente poco comune e insorge quando i batteri permangono nella prostata e si moltiplicano. Il paziente presenta un'infezione del tratto urinario che sembra essere guarita ma ricompare con gli stessi batteri. Il trattamento comprende l'uso di antibiotici per lungo tempo. Spesso però non avviene laguarigione completa.
  • La Prostatite cronica o Sindrome del Dolore Pelvico Cronico è la forma più comune ma la più difficile da diagnosticare. Può essere riscontrata in uomini di qualsiasi età. I suoi sintomi tendono a comparire con frequenza. Si distingue in una forma “infiammatoria”, dove i leucociti sono presenti nelle urine, nel liquido seminale ma senza batteri ed in una forma “non infiammatoria” dove né leucociti né batteri vengono riscontrati.
  • La Prostatite Infiammatoria Asintomatica è una forma diagnosticata in un paziente che non manifesta sintomatologia o fastidio ma presenta leucociti nel fluido prostatico o nel liquido seminale.

L'esplorazione digito-rettale permette di esaminare la ghiandola prostatica. La prostatite batterica è diagnosticata con l'esame colturale delle urine. Per confermare la presenza dell'infezione, l'Urologo può ottenere tre campioni di urine, due prima ed uno dopo il massaggio prostatico (o Test di Stamey) che viene effettuato durante l'esplorazione digito-rettale. L'urologo può anche utilizzare un questionario per comprendere meglio l'intensità e la tipologia dei sintomi (NIH-ChronicProstatitisSymptom Index).

Le forme batteriche di prostatite vengono trattate con gli antibiotici per almeno 2-4 settimane. Le forme croniche richiedono invece una terapia a lungo termine. Il medico può prescrivere una bassa dose di antibiotico per più di un mese. Se il paziente sviluppa difficoltà nello svuotamento vescicale, l'Urologo può prescrivere un alfalitico o un antidolorifico se presente. La forma asintomatica non richiede trattamento.